martedì, luglio 18, 2006

Pensieri e parole. Fotografie che volano come ricordi.

Silenzi confusi, si alternano a mal di testa vigliacchi, di ricordi ubriachi. Inutile pensare, inutile restare, per un tempo che non sara' mai. Incontri persone per le quali, la fisicita' dell'essere e' in primis l'involucro che sei. Per quanto tu possa"aggiustarti" al meglio, restri sempre invisibile allo spettro della sonda sensoriale, sensuale. Pensi che finita una fase adolescenziale queste cose, possano divenire solo battute di cattivo gusto. Invece, quando ti rendi conto delle realta non mutata nel corso del tempo, si crea una delusione interiore di inutilita personale. Difficile da controllare, difficile da accettare, difficile da superare. Aver ragione non serve. Essere superiori neanche.
Il piacere si trasforma in dolore da curare da abbandonare. Il non lasciarsi in giro diventa motivo esistenziale, nel carnaio delle giornate che scivolano via come polvere. Ad un tratto tutto, ad un tratto niente. Ci si rende conto della condivisione. Improvvisamente. La visione delle cose cambia.
Noi con lei. Poi ti svegli un giorno, e non ti ricordi neanche come ti sei addormentato e il perche'.
Non ha importanza. Non sei piu' tu, non sei piu' li. Sei qualcosa di nuovo che stavi aspettando e non sapevi potesse esistere. Ti scopri forte, energico, nuovo. Ti alzi, cammini e sensazioni strane emergono. resti in ascolto per capire meglio, per capire di piu'. C'e' poco da capire. C'e' solo da vivere. Solo da vivere.

venerdì, luglio 14, 2006

Test inutile.

La linea alternativa di cui si intende parlare in questa sede, riguarda differenti aspetti. La porzione di spazio cosmico ricreato all'interno di una particella, crea suggestioni strane. Deliri di onnipotenza, smania creativa, malattie precarie. Ora voi che passate potete leggere o esser indifferenti. Non aspettatevi un linguaggio comprensivo. Questo e' lo stadio del caos crativo, prima dell'ordine della vita.